Silenzioso e schivo, il prossimo 16 novembre il Gobbo di Rialto compirà 470 anni. Posto in un angolo quasi dimenticato di Campo San Giacometo, nel Sestiere di S. Polo, fu infatti scolpito nel XVI secolo da Pietro da Salò e inaugurato nel 1471.
Il Gobbo di Rialto è un tronco di colonna di granito rosso, fiancheggiato da una piccola scalinata in pietra d'Istria, sotto la quale è posta una piccola figura maschile ingobbita, appunto, per il peso che deve sostenere con il suo corpo. Tale scalinata altro non è che un supporto alla pietra del bando, ossia il luogo dove venivano bandite le leggi della Repubblica.
** Curiosità: il granito rosso con il quale è costruito il tronco di colonna è lo stesso usato per la pietra del bando posta in Piazza San Marco (oggi ancora visibile all'angolo della Basilica, sul lato rivolto verso la Piazzetta): proveniva infatti dalla città di Acri e rappresentava il bottino di guerra della vittoria sui Genovesi del 1256. **
Il Gobbo di Rialto, oltre che sostenere la pietra del bando, era famoso nei secoli scorsi anche per via di un'usanza, iniziata nel 1600, per la quale venivano apposti bigliettini contenenti frasi di dileggio nei confronti delle autorità più o meno note di Venezia. (Non vi ricorda il Pasquino di Roma?)
Ma il vero motivo per cui era nota questa statua è un altro: essa rappresentava infatti la tappa finale di una punizione a cui erano sottoposti i colpevoli di reati minori. Dopo aver percorso correndo il tratto da Piazza San Marco a Rialto (nudi e sotto gli schiaffi del pubblico allineato lungo il percorso), i colpevoli dovevano chinarsi ad abbracciare il Gobbo e, come umiliazione finale, baciare la croce posta sopra la pietra del bando.
Ma il vero motivo per cui era nota questa statua è un altro: essa rappresentava infatti la tappa finale di una punizione a cui erano sottoposti i colpevoli di reati minori. Dopo aver percorso correndo il tratto da Piazza San Marco a Rialto (nudi e sotto gli schiaffi del pubblico allineato lungo il percorso), i colpevoli dovevano chinarsi ad abbracciare il Gobbo e, come umiliazione finale, baciare la croce posta sopra la pietra del bando.
Silent and bashful, on the 16th of November it will be 470. Placed in a half-forgotten corner of Campo San Giacometo, in Sestiere San Polo, was sculpted by Pietro da Salò in the 16th century and unveiled in 1471.
The Hunchback of the Rialto is a red granite truncated column, flanked by a little staircase made of Istrian stone, sustained by a little man. That staircase worked as support of a podium, used for official proclamations by the Republic of Venice.
** The red granite with which the truncated column is built, is the same of the podium placed in St. Mark's Square. It came from the town of Acri and it represented the war chest of the victory upon the Genoese. **
The Hunchback of the Rialto is also known for a folks custom begun in the 17th century: people posted on it messages of mockery addressed to famous venetian people, custom already happening in Rome, with the Pasquino statue.
However, the reason of its real popularity was due to another tradition. It represented in fact the finishing point for a punishment for minor misdemeanour: after a run from St. Mark's Square to the Rialto (being slapped from the people lined along the route), the guilty part had to hug the Hunchback and kiss the cross placed upon the podium.
6 commenti:
Tanti auguri al gobbo, allora, che pur reggendo la pietra da 470 anni è ancora un ometto niente male ;)
hehehe assurdo...proprio oggi ho dedicato un post al suo collega Romano!
Sto imparando un sacco di cose! ^^
@ Automaticjoy: :D !
@ Andrea: ho visto l'aggiornamento, ma non ho ancora fatto a tempo a leggere! Forte :D
@ AnnMeri: Mi fa molto felice di esserne fautrice ^^
...esattamente stavo proprio pensando al Pasquino di... Andrea. Paese che vai Pasquino/gobbo che trovi.
@ tiziana: hai proprio ragione!!! Secondo me ce n'è uno in ogni città, basta solo cercare ;-)
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